Potessero parlare, cosa racconterebbero i muri de “La Font”?
Comincerebbero col dire che il nucleo principale, proprio dove si trovano la locanda e il ristorante, risale al 1684.
Racconterebbero, queste mura, che per lunghi anni l’edificio è stato la sede dell’Albergo delle Alpi, chiuso nel 1934 dopo la prematura scomparsa della signora Maria Isoardi, la nonna del proprietario Beppe.
Nel corso dei decenni, la struttura ha subìto fisiologici piccoli interventi di adeguamento. All’alba del 2000 ha conosciuto una ristrutturazione più ampia e radicale che le ha conferito l’attuale aspetto; ristrutturazione eseguita nel pieno rispetto delle tipologie costruttive del luogo con l’uso della pietra e del larice.
Il primo impatto, appena varcato l’ingresso, è una sensazione di calore, confort, relax: lo sguardo, dopo una rapida occhiata laterale al bancone del ricevimento e del bar, si dirige al fondo della hall, al caminetto e ai divanetti.
Le camere sono 4, due per piano, spaziose a tre letti con possibilità di aggiungerne un quarto, ciascuna dotata di bagno privato e balcone panoramico.
L’ampia sala da pranzo, con circa una quarantina di posti, è al piano soppalcato; nella bella stagione si espande con un dehor a monte, nel retro della struttura, una propaggine verso prati e boschi.
La cucina mira ad essere estremamente curata, di qualità, creativa e al contempo rispettosa della tradizione culinaria della Valle Grana e della stagionalità dei prodotti, accuratamente selezionati in base alla loro provenienza mediante un rapporto di fiducia con i produttori e fornitori, di valle come di pianura.
La novità dell’ inverno 2019/2020 è una wellness area completamente rinnovata e ampliata. Sauna, idromassaggio esterno, tisaneria, percorso kneipp, dotazione di ciabatte, accappatoio e telo viso. La zona benessere è disponibile per min 2 persone, sia ospiti del relais che per esterni a 45€ a persona per 2 ore esclusive.
La struttura ospita inoltre il Museo del Lavoro, dove grazie ad un’attenta raccolta di Beppe e del padre Matteo, sono custoditi vecchi attrezzi contadini che si trovavano nella casa.
Buona cucina, sauna, muse, crocevia per escursioni: tutto questo fa de “La Font” un relais speciale, da cui sgorgano benessere, cultura alpina, attività all’aria aperta, in perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.
Suite Alpino
Una delle quattro camere è stata rivista per diventare la SUITE ALPINO con metratura maggiore, caldi arredi in legno antico, kit cortesia più ricco, oltre alla normale biancheria in dotazione anche accappatoio, welcome gift e calice bollicine di benvenuto.